Cronologia degli eventi

Il 30 novembre 2004 un gruppo di studenti de La Sapienza occupa un magazzino inutilizzato da anni situato in Via dei Reti 15 a San Lorenzo per dare vita a uno spazio sociale in cui studiare, incontrarsi, immaginare il futuro. Quello spazio prende il nome di Esc, Atelier Autogestito.  

Nel 2005 viene costituita l’Associazione di Promozione Sociale “European Studies Connection” dagli studenti occupanti dello stabile in via dei Reti.

Il 30 gennaio 2007 su richiesta della proprietà dell’immobile viene eseguito un tentativo di sfratto degli occupanti. La solidarietà di studenti e abitanti del quartiere consente agli occupanti di rientrare nello spazio nella stessa giornata.

Il mancato sfratto apre una vertenza con il Comune di Roma che riconoscel’utilità sociale delle attività che si svolgono in quello spazio. Nel gennaio 2009 un’ordinanza del sindaco assegna all’associazione European Studies Connection l’immobile di proprietà comunale di Via dei Volsci 159 sulla base della delibera comunale n.96 del 1995 che norma l’assegnazione di spazi comunali ad associazioni e che prevede una canone ridotto al 20% del valore commerciale.

Nel 2015 a seguito delle vicende giudiziarie di “Mafia Capitale” e “Affittopoli” la Procura della Corte dei Conti indaga per danno erariale i dirigenti comunali che hanno gestito le concessioni del patrimonio capitolino. Per tali ragioni nell’aprile dello stesso anno  ordina la verifica di utilizzo e  il recupero degli immobili privi di titolo valido (delibera 140/2015).

L’esito sono centinaia di richieste a realtà associative per il rilascio degli immobili e la richiesta di pagamento degli affitti pregressi ricalcolati a prezzo di mercato.

Alcune realtà riconsegnano le chiavi degli immobili sotto la pressione di richieste economiche esorbitanti, altre resistono ai tentativi di sgombero e in tribunale.

Nel aprile 2017 però la Corte dei Conti assolve i dirigenti accusati di danno erariale: le sentenze riconoscono il minor danno nell’utilizzo da parte delle associazioni, anche prive di titolo, e la legittimità dei canoni al 20%. Conseguentemente la Giunta Raggi adotta due delibere per evitare gli sgomberi: la delibera 19/2017  modifica i criteri di riordino del patrimonio indicati nella 140/2015 a partire dagli immobili utilizzati a scopo commerciale; e nel 2020 la 363/2020 definisce la ricognizione degli spazi in uso e le modalità di transizione al nuovo regolamento (che però non giungerà mai in aula per approvazione).

Nel frattempo nell’Aprile 2019 alcune associazioni tra cui European Studies Connection, ricevono dalla direzione del dipartimento patrimonio l’ingiunzione di pagamento per gli affitti arretrati ricalcolati al 100%. Segue il ricorso al Tribunale Civile da parte delle singole associazioni colpite.   Le associazioni che hanno presentato ricorso per cui è già stata espressa sentenza hanno vista accolta la richiesta. Una sorte diversa è invece toccata a Esc e  European Studies Connection.

Il 20 ottobre 2021 European Studies Connection è condannata a pagare in maniera retroattiva gli affitti al 100%: il giudice civile dichiara di non essere competente a trattare gli elementi più rilevanti dell’opposizione, rimandando al giudice amministrativo, salvo poi pronunciarsi nel merito per il rigetto del ricorso, condannando l’associazione anche al pagamento delle spese processuali.   La somma richiesta è pari a 212.000 euro fino al solo 2019, una cifra destinata ad aumentare con il calcolo dei mesi successivi, degli interessi e delle more, nonostante le associazioni culturali non perseguano attività di lucro e degli eventuali danni economici rispondono i presidenti pro tempore.