Esc Atelier Autogestito nasce il 30 novembre del 2004 con l’occupazione dello spazio di Via dei reti 15 a San Lorenzo, un locale di proprietà comunale poi cartolarizzato e in stato di abbandono.

L’occupazione è animata da studenti, dottorand* e ricercator* della vicina università la Sapienza, sull’onda del movimento di Genova 2001, per costruire un luogo di incontro e cerniera tra università e città, di analisi e conflitto sull’intreccio sempre più stretto tra formazione e lavoro nel quadro di una sempre più forte precarizzazione. Partono i seminari di autoformazione della Libera Università Metropolitana, gli sportelli Infomigrante e Infoprecaria, lo sportello antiproibizionista infoshock, molteplici gli eventi culturali, dall’International Poster Art organizzato con Sten, Lex e Lucamaleonte al primo concerto romano della rapper francese Keny Arcana.

Il 30 gennaio 2007 Esc viene sgomberato, gli occupanti chiamano un corteo e rioccupano il giorno stesso. Parte un tavolo di trattativa con il Comune di Roma e, utilizzando la delibera 26 conquistata dai centri sociali, nel 2009 viene assegnato lo spazio comunale in Via dei volsci 159.

I progetti e le reti che si intrecciano a ESC non hanno fatto che moltiplicarsi, definendolo come vero e proprio hub di produzione culturale, politica e sociale indipendente.

A Esc quotidianamente si svolgono: gli sportelli legali di difesa del lavoro precario e senza tutele, delle/dei migranti, contro le molestie e le discriminazioni di genere, organizzati dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario e da InfoMigrante; le riunioni di redazione e la scuola di formazione animate dal progetto editoriale DINAMOpress; i seminari, le conferenze internazionali e le presentazioni di libri, messi in campo dalla Libera Università Metropolitana; il festival dell’editoria e dei vignaioli indipendenti, L/ivre; le attività e i laboratori interculturali con i bambini e i genitori del quartiere; lo spazio condiviso di studio e lavoro ESCamotage avviato durante l’emergenza sanitaria; il gruppo di acquisto solidale Gasper, la prima edizione dell’Art Comics and Beer festival, …

Esc è da sempre un soggetto attivo nei movimenti sociali, uno spazio aperto alle assemblee studentesche, del movimento transfemminista ed ecologista, alle reti territoriali e per il diritto alla città.

In seguito alla delibera 140/2015 viene ordinato lo sgombero di Esc e di decine di spazi in uso per attività sociali a Roma. Benché la Corte dei Conti abbia chiuso nel 2017 l’inchiesta sul patrimonio capitolino archiviando l’ipotesi di danno erariale, sulla testa di Esc pende un’ingiunzione pagamento per 220mila euro relativa al ricalcolo degli affitti non più a canone sociale (20% del canone commerciale) ma al 100% del prezzo di mercato per il periodo 2009-2019. A ottobre 2021 il Tribunale Civile ha respinto il ricorso di Esc. La battaglia per cancellare un debito illegittimo non è ancora finita. Esc non deve chiudere!

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