4.04.22 – Non possiamo più aspettare. Superare la delibera 140 vuol dire cancellare il debito richiesto a Esc.

l’assessore al Patrimonio capitolino Tobia Zevi, ospite del congresso di Arci Roma presso l’Angelo Mai, ha finalmente annunciato la convocazione per il 18 maggio di un’assemblea pubblica con le realtà sociali, associative e del terzo settore per discutere del nuovo regolamento sul patrimonio capitolino.

Accogliamo con favore la notizia, riconosciamo quanto di fondamentale stimolo al processo sia stato il lavoro delle commissioni patrimonio, cultura e politiche sociali ma soprattutto quello, dal basso, delle tante realtà in rete che proprio ieri hanno presentato alle commissioni un progetto di regolamento.

Con meno entusiasmo accogliamo l’approccio con cui l’Assessore e la Giunta stanno affrontando il tema scabroso del lascito della delibera 140: quello dei debiti illegittimi e non cancellati che pendono sulla testa di Esc e su molte altre realtà sociali. “Alleviare” la sofferenza dei debiti pregressi non è quello che ci aspettiamo.

Superare la delibera 140 deve voler dire cancellare tutti gli atti amministrativi che ne sono conseguiti: determine di sgombero, maggiorazione e ricalcolo retroattivo dei canoni concessori, ingiunzioni di pagamento. Significa restituire alle realtà sociali colpite da misure riconosciute come sbagliate, dignità e pieno riconoscimento.

È impossibile chiudere la vicenda senza una discontinuità sostanziale con il passato: senza un atto politico in grado di imporre la cancellazione di richieste economiche assurde quanto ingiuste. È impossibile, aggiungiamo, chiedere un patto con la città a fronte della delega della politica a uffici e tribunali.